venerdì 26 giugno 2015

VELENO DELLE API IN COSMESI (INCI: BEE VENOM)

Il veleno delle api è apparso sul mercato per la prima volta nel 2006 ma solo nel 2011 è stato utilizzato per formulazioni cosmetiche: da allora il mercato dei cosmetici contenenti veleno d’ape ha conosciuto una crescita continua.

Il veleno o apitossina (honey bee venom) viene prodotto dall’apparato velenifero delle api operaie, che si trova nell’addome; si tratta di un liquido limpido e incolore, solubile in acqua ma non in alcol, con pH 4,5-5,5. Un’ape ne può iniettare circa 0,1-0,2 mg attraverso il pungiglione. Il veleno è costituito da una miscela di proteine ad azione infiammatoria locale ed anticoagulante; fra i suoi componenti vi sono:
  • Melittina: componente principale, rappresenta il 52%. È un agente antinfiammatorio che induce nell’organismo la produzione di cortisolo;
  • Apamina: fa aumentare la produzione di cortisolo nelle ghiandole surrenali, agisce anche come neurotossina;
  • Adolapina: agisce come antinfiammatorio e analgesico, è circa il 2-5%;
  • Fosfolipasi A2: rappresenta circa il 10-12%, è un enzima in grado di degradare i fosfolipidi di membrana, inoltre abbassa la pressione sanguigna ed inibisce la coagulazione del sangue. L’enzima attiva anche l’acido arachidonico. Le vespe contengono Fosfolipasi A1.
  • Ialuronidasi: rappresenta circa l’1-3% dell’apitossina e provoca la dilatazione dei capillari;
  • Istamina: circa lo 0,5-2% del veleno, è coinvolta nel processo infiammatorio;
  • Dopamina-noradrenalina: rappresentano l’1-2% e provocano l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione.

IN COSMESI
Il veleno d’ape agisce in modo analogo al peptide di serpente sintetico solo che il veleno d’ape è naturale e viene prodotto nel seguente modo: leggere scariche di corrente elettrica a bassa tensione sono trasmesse su un vetro (disposto su un telaio) che si trova molto vicino all’alveare, le api sono indotte ad estroflettere il pungiglione e ne pungono la superficie rilasciando il veleno, senza morire. Una volta essiccato sulla lastra, il veleno viene raschiato e conservato sotto forma di cristalli. La resa è molto bassa e per tale motivo i cosmetici che lo contengono sono costosi e appartengono alla categoria prestige o luxe.
Il veleno d’api ha proprietà antirughe, favorisce l’afflusso di sangue sulla superficie cutanea e stimola la produzione di collagene. Lo si trova come ingrediente in creme viso ad effetto lifting-antiage, ad effetto botox-like, creme corpo e creme per la cellulite dove si sfrutta la capacità di aumentare il flusso sanguigno.


IN MEDICINA

Il veleno viene utilizzato per curare i reumatismi e i dolori articolari grazie alle proprietà antinfiammatorie.

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