lunedì 21 febbraio 2022

LE CERAMIDI

 



Le ceramidi sono molecole lipidiche formate da sfingosina (o fitosfingosina) unita ad un acido grasso di lunghezza variabile.

Nello strato corneo (quello più esterno che è in contatto con l’ambiente e sul quale applichiamo i nostri cosmetici) ne hanno identificate più di 300 tipologie, diverse per la lunghezza dell’acido grasso e per la presenza di gruppi funzionali (OH, ossidrili) in grado di legare acqua.

Vengono prodotte e rilasciate dai cheratinociti dell’epidermide, nello specifico dai cheratinociti dello strato granuloso, le ultime cellule vive dell’epidermide.

Una volta riversate all’esterno, assieme a colesterolo (35-40%) e ad acidi grassi saturi a lunga catena (10-15%), le ceramidi danno vita al “cemento lipidico epidermico” in grado di incollare i corneociti e mantenere la coesione cellulare, rallentando la traspirazione cutanea (TEWL: trans epidermal water loss).

La traspirazione cutanea


Una pelle sana presenta una barriera lipidica compatta che conferisce idratazione ed elasticità; se la composizione del cemento è alterata per la mancanza di un componente, la funzione barriera è compromessa e la pelle si disidrata, diventa rossa e si irrita.

Dermatite atopica e psoriasi sono riconducibili ad una carenza di ceramidi.

La ceramide più grande e più complessa presente a livello dello strato corneo è la Ceramide 1 che stabilizza le altre ceramidi e funge da collegamento tra i corneociti. La sua carenza provoca una condizione di eccessiva secchezza cutanea chiamata “xerosi cutanea”.



L’aspetto più interessante delle ceramidi, emerso negli ultimi anni, è la capacità di fungere da messaggeri: enzimi specifici chiamati ceramidasi, sono in grado di trasformarle in sfingosina e fitosfingosina: messaggeri intracellulari dei cheratinociti in grado di regolarne alcune funzioni quali: differenziamento, proliferazione cellulare e morte.

In campo dermocosmetico si ottengono per via biotecnologica dal lievito (Ceramide 3 o Ceramide 6) o dal mondo vegetale (cera d’api o cera di jojoba) o sono di sintesi; si utilizzano anche derivati delle ceramidi come fitosfingosina o altri sfingolipidi che hanno mostrato un’azione simile alle ceramidi stesse.

Utili in caso di pelle disidratata, secca, ipolipidica, sensibile, matura.

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