venerdì 11 febbraio 2022

I NEUROCOSMETICI

 



 

LA PELLE COMUNICA

 

La cute è l’organo più esteso del nostro corpo ed è formato da tre strati che, dal più profondo al più superficiale, sono ipoderma, derma ed epidermide; in essa i sistemi nervoso, endocrino e immunitario sono in comunicazione e cooperano attivamente per svolgere due funzioni principali: difendere la pelle da agenti biologici, fisici e chimici e raccogliere tutte le informazioni sensoriali ricevute dall’ambiente per trasmetterle al cervello.

La pelle fa da diaframma, è il confine tra il sé ed il mondo esterno; la pelle ci protegge, ci mette in contatto con l’altro, è uno strumento di relazione e di comunicazione.

Sono profondi i legami tra psiche e pelle ed anche il nostro linguaggio è ricco di modi di dire che le mettono in relazione: “bianco dalla paura”, “verde dalla rabbia”, “rosso per la vergogna”, “essere amici per la pelle”, “avere i nervi a fior di pelle”.

E il legame si spiega fin dallo sviluppo embrionale: l’epidermide, lo strato più superficiale, sul quale sono “visibili” le emozioni e sul quale applichiamo i nostri cosmetici, e il sistema nervoso originano dallo stesso tessuto embrionale: l’ectoderma. Il differenziamento successivo porterà epidermide e sistema nervoso a svolgere funzioni diverse ma per tutta la vita manterranno una connessione tanto da essere chiamati “gemelli separati alla nascita”. Quante volte abbiamo sentito parlare di malattie “psicosomatiche” nelle quali un disturbo psicologico ed emotivo si manifesta proprio sull’epidermide? Ne sono un esempio la vitiligine, la psoriasi e la dermatite atopica.

 

Nella pelle vi è una fitta rete nervosa che percepisce stimoli di varia natura a seguito dei quali vengono rilasciati neurotrasmettitori che agiscono come messaggeri sulle stesse cellule cutanee e sull’encefalo.

La rete nervosa origina dal midollo spinale con fibre che giungono all’ipoderma e quindi al derma, dove si ramificano andando a formare corpuscoli (situati più o meno profondamente) e terminazioni libere amieliniche di piccolo calibro (chiamate fibre C), che penetrano nell’epidermide e che percepiscono le sensazioni più fini.

Sono proprio le fibre C, le terminazioni più superficiali, a svolgere funzioni importanti in quanto, a seguito di determinati stimoli sensoriali, sono in grado di produrre e liberare neurotrasmettitori e neuropeptidi (serotonina, dopamina, ossitocina) che modulano l’attività:

·       delle cellule epidermiche: i cheratinociti che formano il muro multistrato protettivo e le cellule di Langerhans con funzione immunitaria; lo stress prolungato promuove la liberazione del cortisolo determinando una riduzione delle funzioni immunologiche delle cellule di Langerhans con la conseguente comparsa di secchezza e ruvidità cutanee;

·       delle cellule vasali;

·       di altre cellule come i mastociti che intervengono per esempio nelle reazioni allergiche.

 

Esistono cosmetici capaci di stimolare il sistema nervoso amplificando o inibendo neurotrasmettitori e quindi in grado di agire sulle nostre emozioni?

 

I NEUROCOSMETICI

Il termine “Neurocosmetici” è stato coniato nel 2000 dal francese Laurent Misery, docente di dermatologia presso l’università di Brest e identifica prodotti cosmetici i cui ingredienti sono in grado di modulare la comunicazione tra ambiente, pelle e sistema nervoso; le fibre sensoriali vengono stimolate a rilasciare neuromodulatori capaci di influenzare positivamente la pelle e migliorarne le funzionalità.

Accanto a specifici ingredienti attivi, contribuiscono ad apportare benefici a più livelli anche la profumazione, avvolgente e inebriante, la colorazione accattivante e la texture gradevole e piacevole: il tocco positivo sulla pelle induce la liberazione di endorfine, generando sentimenti di benessere e positività.

 

Tra gli ingredienti attivi di un neurocosmetico troviamo:

 

Peptidi biomimetici

Sono ingredienti che esercitano un’azione mirata che simula quella di proteine esistenti in natura; si tratta di sostanze di piccole dimensioni, formate da sequenze da tre al massimo otto aminoacidi, simili a quelle della parte attiva di una proteina naturale con un’azione specifica da “mimare”.

Tra i peptidi biomimetici troviamo ad esempio il “peptide riparatore del DNA” (INCI: Acetyl Hexapeptide-51) progettato per migliorare le difese cellulari, rallentare l’invecchiamento e ridurre i danni da radicali liberi; i peptidi biomimetici per la “ridensificazione dermica” (INCI: Acetyl tetrapeptide-17, Palmitoyl Tripeptide-28, Palmitoyl Tetrapeptide-7, Palmitoyl Pentapeptide-4) che mimano l’azione del fattore di crescita tissutale naturale TGF-β (Tissular Growth Factor-Beta) portando alla sintesi di collagene ed elastina; il peptide “botox like” (INCI: Palmitoyl hexapeptide-19) ad azione miorilassante e decontratturante che inibisce a livello presinaptico il rilascio dell’acetilcolina con inibizione della contrazione muscolare.

 

Omega 3-6

Acidi grassi essenziali presenti negli oli vegetali, agiscono come neurotrasmettitori importanti nel ripristinare il film lipidico cutaneo, diminuire la traspirazione cutanea e diminuire l’effetto degli stress ambientali.

 

Ceramidi

Si tratta di molecole presenti nel cemento epidermico, la sostanza grassa che incolla i corneociti epidermici, capaci di creare una barriera ottimale contro la disidratazione cutanea.

 

Oli essenziali

Le fragranze arricchiscono sensorialmente i neurocosmetici, evocano ricordi e modulano attività fisiologiche cutanee: la pelle si decontrae e risulta più luminosa e uniforme.

Il sistema olfattivo infatti, il più antico dei nostri sensi, è collegato al sistema limbico (controlla le emozioni e gli stati d’animo), a sua volta in connessione con l’amigdala che si occupa dell’elaborazione e con l’ippocampo, preposto alla formazione della memoria: i ricordi legati alla sfera olfattiva persistono nel tempo più di quelli originati dalla memoria visiva!

 

IN CONCLUSIONE

La pelle rappresenta nel suo insieme un organo nervoso-endocrino-immunitario (si vedano anche gli studi della PNEI, psiconeuroendocrinoimmunologia) e condivide con il sistema nervoso la medesima origine embriologica; esiste un continuo flusso di segnali tra il sistema nervoso, immunitario, cutaneo ed endocrino.

Queste scoperte hanno dato il via ad una serie di ricerche in campo neuro-cosmetologico che hanno portato a formulare cosmetici in grado di “parlare” con le cellule della pelle e di svolgere un’attività globale mente-corpo in una visione olistica dove la mente ed il corpo sono indivisibili.

Grazie all’uso di questi particolari cosmetici è possibile regolarizzare il turnover cellulare, modulare l’attività dei fibroblasti, migliorare l’aspetto della pelle, la sua idratazione ed il benessere generale.

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