lunedì 31 luglio 2017

LUCI E OMBRE DEL BIOSSIDO DI TITANIO NANO E RIVESTITO



BIOSSIDO DI TITANIO – TITANIUM DIOXIDE


Il biossido di titanio, TiO2, è una polvere bianca ad alto indice di rifrazione impiegata come pigmento bianco (CI 77891) nei cosmetici da trucco (allegato IV, n.143 Regolamento 1223/09) e come filtro solare fisico nei prodotti solari (allegato VI, n.27 Regolamento 1223/09). In questi ultimi il biossido di titanio è in grado di funzionare da specchio e la luce UV viene riflessa ma anche diffusa ed in parte assorbita.

Il TiO2 ha un ampio spettro di copertura che va da 290 a 350 nm (copre quasi tutti gli UVB e parte degli UVA), risulta meno efficace nell’intervallo 350-400 nm (UVA), specialmente se si trova nella forma micronizzata (nano).




Il TiO2 esiste in diverse forme cristalline ma solo il tipo rutilio è utilizzato come filtro solare fisico in quanto presenta: struttura atomica più compatta, alto indice di rifrazione (n = 2,76) e maggior stabilità.
Per contro la forma di TiO2 anatasio presenta un indice di rifrazione più basso (n = 2,5) e maggiore potenziale fotocatalitico cioè maggior produzione di radicali liberi in grado di danneggiare le strutture cutanee.



BIOSSIDO DI TITANIO (NANO) - RIVESTITO
Il TiO2 (rutilio) impiegato nelle formulazioni solari si trova in forma micronizzata (<100 nm) per ridurne l’effetto pigmentante bianco.
La forma nano del biossido di titanio ha ricevuto parere favorevole da parte dello SCCS (Scientific Committee on Consumer Safety) che lo ammette fino al 25% p/p nei prodotti solari (parere SCCS/1516/13); tuttavia “la Commissione ritiene che l’uso del biossido di titanio (nano) non è considerato sicuro in forma a spruzzo, né in qualsiasi situazione in cui per inalazione può arrivare ai polmoni”.
La forma nano del biossido di titanio è stata inserita nell’allegato VI al n.27bis del Regolamento 1223/09.
Un inconveniente delle particelle micronizzate è la loro tendenza a formare agglomerati a causa dell’attrazione elettrostatica: ciò comporta una variazione nell’SPF. Si preferiscono pertanto le forme rivestite (coated) con allumina, stearati, simeticone, dimeticone o predisperse in veicoli idrofili o lipofili (C12-15 alchilbenzoato, trigliceride caprilico/caprico, olio minerale…).



PARERE SCCS SUI RIVESTIMENTI ADDIZIONALI PER IL BIOSSIDO DI TITANIO (NANO) COME FILTRO UV NEI PRODOTTI COSMETICI AD USO TOPICO

Il 7 novembre 2016 è uscito un nuovo parere dello SCCS in merito ai rivestimenti per il biossido di titanio quali: Cetyl Phospate, Manganese Dioxide, Triethoxycaprylylsilane.
“In considerazione dei dati forniti, che evidenziano un’assenza di assorbimento cutaneo e bassa tossicità generale delle forme nano del biossido di titanio, SCCS ritiene che l’uso dei nanomateriali TiO2, rivestiti con Cetyl Phospate, Manganese Dioxide, Triethoxycaprylylsilane può essere considerato sicuro per l’uso nei prodotti cosmetici destinati ad essere applicati sulla pelle sana, intatta o bruciata dal sole. Questo parere, tuttavia non può essere valido per le applicazioni che potrebbero portare all’esposizione polmonare di nanoparticelle ti TiO2 tramite inalazione (ad esempio polveri o prodotti spray).
Gli ingredienti utilizzati in alcune tipologie di prodotti (es. rossetti) possono essere incidentalmente ingeriti e pertanto dovrebbero essere presi in considerazione i potenziali effetti nocivi del biossido di manganese qualora utilizzato come rivestimento di TiO2 in prodotti che potrebbero portare ad ingestione orale.
Come evidenziato nel precedente parere (SCCS/1516/13) vi sono alcune lacune in merito alla potenziale penetrazione delle nanoparticelle attraverso tagli o lividi o tramite ripetute applicazioni di prodotti solare.
Va inoltre rilevato che la valutazione dei rischi dei nanomateriali è attualmente in fase di evoluzione. In particolare, gli aspetti tossicocinetici non sono ancora stati esplorati esaurientemente nel contesto delle nanoparticelle (ad esempio, la dipendenza dalle dimensioni). Inoltre, la stabilità a lungo termine dei rivestimenti non è ancora chiara. Al momento, sia i test di nanomateriali che la presente valutazione sono basati sulle metodologie sviluppate per le sostanze in forma non nano e sulle conoscenze attualmente disponibili sulle proprietà, il comportamento e gli effetti dei nanomateriali.
Nel presente parere non sono stati presi in considerazione i potenziali impatti eco tossicologici del biossido di titanio (nano) quando rilasciato nell’ambiente”.

In attesa di nuovi sviluppi applichiamo il principio di precauzione, scegliamo con attenzione il solare per la nostra pelle (magari con filtri fotostabili) e osserviamo le indicazioni dell'AIRC

Buona estate a tutti! 


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