BIOSSIDO
DI TITANIO – TITANIUM DIOXIDE
Il
biossido di titanio, TiO2,
è una polvere bianca ad alto indice di rifrazione impiegata come pigmento bianco (CI 77891) nei cosmetici da trucco
(allegato IV, n.143 Regolamento 1223/09) e come filtro solare fisico nei prodotti solari (allegato VI, n.27
Regolamento 1223/09). In questi ultimi il biossido di titanio è in grado di funzionare
da specchio e la luce UV viene riflessa ma anche diffusa ed in parte assorbita.
Il TiO2 ha un ampio spettro di copertura che va da 290 a 350 nm (copre
quasi tutti gli UVB e parte degli UVA), risulta meno efficace nell’intervallo
350-400 nm (UVA), specialmente se si trova nella forma micronizzata (nano).
Il
TiO2 esiste in diverse forme cristalline ma solo il tipo rutilio è utilizzato come filtro solare
fisico in quanto presenta: struttura atomica più compatta, alto indice di
rifrazione (n = 2,76) e maggior stabilità.
Per
contro la forma di TiO2 anatasio
presenta un indice di rifrazione più basso (n = 2,5) e maggiore potenziale fotocatalitico
cioè maggior produzione di radicali liberi in grado di danneggiare le strutture
cutanee.
BIOSSIDO
DI TITANIO (NANO) - RIVESTITO
Il
TiO2 (rutilio) impiegato nelle formulazioni solari si trova in forma micronizzata (<100 nm) per ridurne l’effetto pigmentante bianco.
La
forma nano del biossido di titanio ha ricevuto parere favorevole da parte dello
SCCS (Scientific Committee on Consumer Safety) che lo ammette fino al 25% p/p nei prodotti solari
(parere SCCS/1516/13); tuttavia “la Commissione ritiene che l’uso del biossido
di titanio (nano) non è considerato sicuro in forma a spruzzo, né in qualsiasi
situazione in cui per inalazione può arrivare ai polmoni”.
La
forma nano del biossido di titanio è stata inserita nell’allegato VI al n.27bis
del Regolamento 1223/09.
Un
inconveniente delle particelle micronizzate è la loro tendenza a formare
agglomerati a causa dell’attrazione elettrostatica: ciò comporta una variazione
nell’SPF. Si preferiscono pertanto le forme
rivestite (coated) con allumina, stearati, simeticone, dimeticone o predisperse
in veicoli idrofili o lipofili (C12-15 alchilbenzoato, trigliceride
caprilico/caprico, olio minerale…).
PARERE
SCCS SUI RIVESTIMENTI ADDIZIONALI PER IL BIOSSIDO DI TITANIO (NANO) COME FILTRO
UV NEI PRODOTTI COSMETICI AD USO TOPICO
Il
7 novembre 2016 è uscito un nuovo parere dello SCCS in merito ai rivestimenti per
il biossido di titanio quali: Cetyl Phospate, Manganese Dioxide,
Triethoxycaprylylsilane.
“In
considerazione dei dati forniti, che evidenziano un’assenza di assorbimento
cutaneo e bassa tossicità generale delle forme nano del biossido di titanio,
SCCS ritiene che l’uso dei nanomateriali TiO2, rivestiti con Cetyl Phospate, Manganese Dioxide, Triethoxycaprylylsilane
può essere considerato sicuro per l’uso nei prodotti cosmetici destinati ad
essere applicati sulla pelle sana, intatta o bruciata dal sole. Questo parere,
tuttavia non può essere valido per le applicazioni che potrebbero portare all’esposizione
polmonare di nanoparticelle ti TiO2 tramite inalazione (ad esempio
polveri o prodotti spray).
Gli
ingredienti utilizzati in alcune tipologie di prodotti (es. rossetti) possono
essere incidentalmente ingeriti e pertanto dovrebbero essere presi in
considerazione i potenziali effetti nocivi del biossido di manganese qualora
utilizzato come rivestimento di TiO2 in prodotti che potrebbero
portare ad ingestione orale.
Come
evidenziato nel precedente parere (SCCS/1516/13) vi sono alcune lacune in merito
alla potenziale penetrazione delle nanoparticelle attraverso tagli o lividi o
tramite ripetute applicazioni di prodotti solare.
Va
inoltre rilevato che la valutazione dei rischi dei nanomateriali è attualmente
in fase di evoluzione. In particolare, gli aspetti tossicocinetici non sono
ancora stati esplorati esaurientemente nel contesto delle nanoparticelle (ad
esempio, la dipendenza dalle dimensioni). Inoltre, la stabilità a lungo termine
dei rivestimenti non è ancora chiara. Al momento, sia i test di nanomateriali
che la presente valutazione sono basati sulle metodologie sviluppate per le
sostanze in forma non nano e sulle conoscenze attualmente disponibili sulle
proprietà, il comportamento e gli effetti dei nanomateriali.
Nel
presente parere non sono stati presi in considerazione i potenziali impatti eco
tossicologici del biossido di titanio (nano) quando rilasciato nell’ambiente”.
In attesa di nuovi sviluppi applichiamo il principio di precauzione, scegliamo con attenzione il solare per la nostra pelle (magari con filtri fotostabili) e osserviamo le indicazioni dell'AIRC
Buona estate a tutti!
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