lunedì 14 giugno 2021

TANORESSIA = FAME DI SOLE



 



Classificata come Sindrome Compulsiva da Sole (SCS), la tanoressia è un disturbo del comportamento, una patologia che rientra tra le “dispercezioni corporee” per cui una persona non si vede mai abbastanza abbronzata.

Questa “fame da abbronzatura” è stata descritta per la prima volta da dermatologi texani nel 2005, colpisce il 20% della popolazione soprattutto femminile: donne tra i 25 e i 54 anni di età, sportive, tendenzialmente magre (osservano diete rigide), attente alla cura cosmetica personale (usano creme, sieri, maschere idratanti e antiaging), si espongono al sole meglio con creme superabbronzanti e si sottopongono a sedute con lampade UV sia d’estate che d’inverno. Non hanno una buona immagine di sé, sono insicure e si sentono meglio solo se abbronzate.

Sappiamo che il sole fa bene, è un antidepressivo naturale e permette il rilascio di neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina: sostanze che diminuiscono il senso di ansia e migliorano l’umore. Ma il sole presenta anche il suo conto: melanomi, macchie solari, rughe estese, secchezza cutanea, perdita di elasticità – solo per citare alcuni effetti.

Uno studio condotto dal Dott. Cagnoni  dell'Istituto di Ricerca di Dermatologia Globale (IRDEG) ha verificato come l’utilizzo di farmaci serotoninergici (che aumentano la permanenza della serotonina nello spazio sinaptico tra i neuroni) porti le pazienti a liberarsi da questa compulsione.

Cerchiamo di esporci con attenzione al sole, esistono applicazioni scaricabili sul nostro telefono per capire il nostro fototipo e l’irraggiamento solare della località in cui ci si trova!





















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