giovedì 19 febbraio 2015

MICROBEADS IN COSMETICS = MICROGRANULI NEI COSMETICI

I microgranuli sono microsfere di polietilene molto utilizzate nei prodotti per la cura della persona quali detergenti esfolianti, gel per la doccia, dentifrici, scrub.

Il polietilene (PE) ha formula chimica (-C2H4-)n dove n può arrivare ad alcuni milioni: si formano pertanto lunghissime catene più o meno ramificate.

IL PE è una resina:
  • Termoplastica (acquista malleabilità, cioè rammollisce, sotto l'azione del calore; può essere modellata o formata in oggetti finiti e quindi per raffreddamento torna ad essere rigida; tale processo può essere ripetuto tante volte);
  • Si presenta come un solido trasparente (forma amorfa) o bianco (forma cristallina);
  • Con ottime proprietà isolanti ed è stabile chimicamente;
  • Molto economica;
  • Si ottiene dall’etilene (temperatura e pressione ambiente è un gas incolore, estremamente infiammabile, dal lieve odore dolciastro)
  • Non è biodegradabile: nell’ambiente, soprattutto nelle acque, la plastica persiste per centinaia di anni e in questo lasso di tempo si disintegra in particelle molto sottili (fenomeno del break down) che vengono trasportate dalle correnti e che vanno a formare la Plastic Soup ossia il Brodo di Plastica. Per saperne di più vai QUI.
 
Le microsfere utilizzate nei cosmetici hanno dimensioni che variano dai 50 µm ai 5 mm. La Commissione Europea sta valutando di vietare il loro utilizzo nei prodotti cosmetici a causa del loro negativo impatto ambientale.
In attesa di una decisone univoca valida per tutto il territorio europeo, alcuni Paesi stanno applicando delle restrizioni: l’Olanda ha annunciato che, entro la fine del 2016, i cosmetici venduti sul proprio territorio saranno privi di microbeads; anche Svezia e Danimarca potrebbero seguire tali restrizioni.
E all’estero? Negli USA l’Illinois è il primo stato che dal 2017 ha vietato produzione e messa a disposizione del mercato di cosmetici contenenti microbeads; il New Jersey ha vietato la produzione di cosmetici contenenti microbeads dal 1 gennaio 2016 e dal 2018 ne sarà vietata anche la vendita; l’Australia sta valutando di eliminare le microbeads entro il 2016.


Aspettando il divieto univoco della Commissione Europea, alcune aziende hanno già optato la scelta di non utilizzare microbeads ma di impiegare altre sostanze ad azione esfoliante quali: semi di frutta polverizzati, sale marino, farina d’avena, riso, gusci di noce polverizzati, bambù, granuli di jojoba, acidi della frutta (AHA, BHA, PHA) ed enzimi di papaya (papaina) e ananas (bromelina)….tantissime soluzione più ecosostenibili e biodegradabili per esfoliare la pelle!





Guarda il video pubblicato da "The story of stuff" sui microgranuli presenti nei cosmetici.



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