lunedì 10 febbraio 2014

SLS e SLES

I prodotti detergenti contengono sostanze ad azione detergente, sgrassante e schiumogena chiamate TENSIOATTIVI: Sls e Sles ne sono un esempio.

 

SLS

Appartiene al gruppo degli Alchilsolfati, i primi tensioattivi sintetici ad essere stati impiegati in cosmesi. Sls è l’acronimo di Sodium lauryl sulfate (Laurilsolfato di sodio), si ottiene per solfonazione di un alcol grasso (alcol laurilico) a 12 a tomi di carbonio ed è un tensioattivo di tipo anionico utilizzato in shampoo, saponi liquidi per le mani, bagnoschiuma, dentifrici, detergenti intimi.
In etichetta si trovano altri esponenti quali
Ammonium lauryl sulfate
TEA lauryl sulfate
Magnesium lauryl sulfate (quest’ultimo più delicato dei precedenti).

Gli Alchilsolfati sono stati largamente impiegati nei cosmetici per le loro ottime capacità schiumogene e detergenti, per contro presentano un forte potere irritante che ne limita l’impiego; possono seccare la pelle asportando il film idroacido-lipidico protettivo presente sulla superficie cutanea così importante per l’integrità della stessa pelle. Se in formulazione sono presenti tensioattivi come gli anfoteri (Cocamydopropyl betaine) in grado di ridurre la loro aggressività, possono, per contro, risultare anche dolci sulla pelle.
Sls può essere interamente di origine naturale e quindi biodegradabile.


SLES

Appartiene al gruppo degli Alchileterosolfati e deriva dall’etossilazione di Sls.
Sles è l’acronimo di Sodium laureth sulfate (Sodio lauriletere solfato) ed è il tensioattivo anionico più utilizzato nei prodotti detergenti; rispetto ad Sls è più tollerato e maggiormente solubile in acqua. In generale gli Sles (Ammonium laureth sulfate, Magnesium laureth sulfate, TEA laureth sulfate) sono meno aggressivi sulla cute ma restano comunque dei tensioattivi troppo detergenti per la pelle (se usati da soli) pertanto vanno miscelati ad altri tensioattivi (come gli anfoteri) più delicati che ne diminuiscono la forza.
La reazione di etossilazione con cui vengono prodotte queste sostanze vede l’utilizzo di ossido di etilene di derivazione petrolifera; pertanto chi decide di evitare tali derivati deve scegliere altri tensioattivi per i suoi detergenti.

Altre scelte?
In etichetta possiamo trovare altri tensioattivi più tollerati o eco-bio?
Acilsarcosinati: Sodium cocoyl sarcosinate
Acilglutamati: Disodium cocoyl glutamate, con elevata tollerabilità cutanea
Alchil anfodiacetati: Disodium cocoamphodiacetate
Alchil glucosidi: Coco glucoside e Lauryl glucoside, da fonti ronnovabili e biodegradabili
 

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