domenica 20 dicembre 2015

FILTRI SOLARI: ULTIME NOVITA’ DAL MONDO DELLA COSMESI

Il sole è fondamentale per la nostra salute per diversi motivi: produzione della vitamina D, riduzione della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, azione antidepressiva e potenziamento del sistema immunitario; a livello cutaneo azione trofica sui tessuti (scambi cellulari, circolazione sanguigna e ricambio cellulare), battericida e abbronzatura (meccanismo di difesa della cute).
Per contro il sole presenta alcuni effetti nocivi (acuti e cronici) causati da eccessiva esposizione: eritema solare, fotoinvecchiamento, fotosensibilizzazione, tumori cutanei, fotodermatosi, danni oculari.

Per proteggerci dai raggi UV soprattutto quando ci esponiamo al sole, utilizziamo i solari: prodotti cosmetici che contengono molecole, i filtri solari, in grado di assorbire o schermare i raggi UV.
Filtri solari sono presenti anche nelle creme da giorno e nei prodotti per l’hair care.

Come scegliere il giusto filtro solare?

Il Regolamento 1223/09 sui cosmetici all’allegato VI, elenca i 27 filtri UV autorizzati per legge nei prodotti cosmetici.
Queste sostanze vengono spesso riviste dal Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori (SCCS) in merito alla loro sicurezza, fotostabilità, possibile penetrazione cutanea e potere irritante.

Un elenco completo dei filtri si trova in questo post. Dove parlo delle caratteristiche dei filtri solari e di foto stabilità.


3-benzylidene Camphor
Il 29 luglio 2015 è stato pubblicato il Regolamento 1298/2015 che modificato l’allegato IV alla voce n.19.
È vietato l’impiego del filtro solare 3-benzylidene Camphor fino ad ora utilizzato nei cosmetici come filtro UV alla concentrazione massima del 2%. Tale disposizione si applicherà a partire dal 18 febbraio 2016: da tale data non potranno più essere immessi sul mercato o messi a disposizione del consumatore finale, i prodotti cosmetici contenenti 3-benzylidene Camphor e dovranno essere ritirati dal mercato tutti i prodotti contenenti tale sostanza.


4-methylbenzylidene Camphor (4-MBC)
Attenzione anche a questo filtro solare che si trova alla voce n.18 dell’allegato IV sui filtri solari autorizzati (concentrazione massima ammessa 4%).
Alcuni studi in vitro ed in vivo suggeriscono che questa sostanza possa penetrare all’interno, bypassando l’epidermide, e causare effetti distruttivi sul sistema endocrino. Per minimizzare la penetrazione cutanea di questo filtro UV è stato proposto di incapsularlo all’interno di microsfere. È stato pertanto condotto uno studio (Monti D:, Chetoni P., Burgalassi S:, et al. Int. J. Cosmet. Scie. 2015, 37:298-305) per valutare la penetrazione cutanea e la distribuzione attraverso e all’interno di un’epidermide ricostituita (Skinethic) di un’emulsione O/A contenente il 4-MBC sia in forma libera che incapsulata in microsfere polimeriche. I risultati evidenziano la validità delle microsfere nella formulazione di prodotti solari in quanto in grado di minimizzare l’assorbimento sistemico e i potenziali rischi tossicologici associati, mantenendo i filtri solari in superficie dove devono svolgere la loro funzione protettiva.


Gadusol: filtro solare naturale
Alcuni batteri, alghe, funghi e invertebrati marini producono delle sostanze che proteggono dai raggi UV: si tratta di aminoacidi micosporinasimili (MAA) e sostanze antiossidanti dette gadusol.
Uno studio della Oregon State University di Corvallis (USA) ha identificato l’intero set di geni (pathway) responsabile della produzione del composto UV-protettivo gadusol che viene prodotto da alcuni pesci; simili geni sono stati trovati anche in anfibi, rettili e uccelli.
I ricercatori hanno dimostrato che lieviti S. cerevisiae ingegnerizzati contenenti geni di zebrafish riescono a produrre e secernere gadusol.

Si apre quindi la possibilità di produrre questo filtro solare naturale tramite biotecnologie.

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