mercoledì 26 marzo 2014

PROFUMO ED ALLERGENI DEL PROFUMO


Quanti di noi dovendo scegliere una crema non resistono alla tentazione di aprire la confezione per annusarne l’aroma?
Spesso è proprio il profumo di un cosmetico che ci guida all’acquisto.

Ma cosa si cela dietro alla parola PARFUM scritta fra gli ingredienti?

E cosa sono gli ALLERGENI DEL PROFUMO?


La parola “parfum” deriva dal latino per fumum (attraverso il fumo) e richiama l’antica usanza religiosa di bruciare incensi durante i riti per propiziare le divinità; dietro la parola “parfum” si nascondono 100 - 200 (anche più) molecole diverse che vengono unite assieme da sapienti profumieri.
In passato una delle fonti più utilizzate per ricavare molecole "odorose" era quella animale da cui si ottenevano sostanze quali: il muschio dal mosco, cerbiatto tibetano, l’ambra grigia dal capodoglio, il castoreo dal castoro, il civettone dallo zibetto.
Al giorno d’oggi, per motivi etici ed ecologici, tale via è quasi abbandonata e si utilizzano sostanze estratte da piante come gli oli essenziali, oppure ci si avvale della chimica di sintesi in grado di riprodurre fedelmente tali molecole (nella storia della profumeria sintetica, Chanel N°5 è stato il primo profumo a contenere aldeidi profumate di sintesi).
Da notare che l’INCI non distingue un profumo ricavato dagli oli essenziali naturali da quello ottenuto per sintesi; solo alcuni produttori specificano l’origine della profumazione con la seguente annotazione “from natural essential oils”.

Un OLIO ESSENZIALE è considerato l’anima della pianta ed è un insieme di diverse molecole che la pianta spesso produce per scopi difensivi e che l’uomo è riuscito ad estrarre con diversi metodi (distillazione in corrente di vapore o con solventi o mediante la pressatura).
Tali molecole sono tutte organiche e troviamo:
  • Aldeidi (citrale, citronellale, nerale, benzaldeide) effetto sedativo e tonico;
  • Chetoni (mentone, irone, jasmone, canfora) proprietà decongestionanti;
  • Alcoli (linalolo, citronellolo, geraniolo, nerolo) attività antisettica, antivirale, tonificante e rinfrescante;
  • Fenoli (timolo, eugenolo, safrolo) proprietà antibatteriche;
  • Acidi (acido cinnamico, acido benzoico) proprietà antimicrobiche;
  • Esteri (acetato di benzile, di linalile, di lavandulile, di eugenile) proprietà fungicide e battericide;
  • Idrocarburi terpenici (limonene, pinene, canfene, terpinene, fellandrene) azione antimicrobica, antinfiammatoria, antifungina, antivirale.

Quante volte fra gli ingredienti di un cosmetico abbiamo letto le parole “limonene”, “geraniol” o “citral”? Che cosa sono?

Si tratta degli ALLERGENI DEL PROFUMO, sostanze che il Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori (SCCS) della Commissione Europea ha individuato nel profumo e che possono dare fenomeni allergici.
Sono 26 sostanze naturali o sintetiche dotate di maggior potere allergizzante; tali sostanze vanno scritte in etichetta al di fuori della parola parfum se la loro concentrazione nel cosmetico supera i seguenti valori:
  • 0,001 % nei prodotti da non sciacquare;
  • 0,01 % nei prodotti da sciacquare.
Le persone predisposte, con pelle reattiva o sensibile, sono in grado di riconoscere, nel momento dell’acquisto, le sostanze allergizzanti e di compiere la scelta più consapevole.

La Commissione Europea sta analizzando la proposta di aumentare dagli attuali 26 ad 89 il numero degli allergeni del profumo, da indicare in modo obbligatorio sulle etichette dei cosmetici.

Nel seguente elenco sono scritti i nomi dei 26 allergeni del profumo; in rosso quelli con maggior potere allergizzante:

Alpha-isomethyl ionone
Amyl cinnamal
Amylcinnamyl alcohol
Anise alcohol
Benzyl alcohol
Benzyl benzoate
Benzyl cinnamate
Benzyl salicylate
Butylphenyl methylpropional
Cinnamal
Cinnamyl alcohol
Citral
Citronellol
Coumarin
Eugenol
Evernia furfuracea
Evernia prunastri
Farnesol
Geraniol
Hexyl cinnamal
Hydroxyisohexyl 3-cyclohexene carboxaldehyde
Hydroxycitronellal
Isoeugenol
Limonene
Linaool
Methyl 2-octynoate



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